Skip to content

Con i Bambini afghani: 3 milioni di euro per il contrasto alla povertà minorile

Autore: Redazione
Condividi
Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
WhatsApp
Telegram

 

Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – il partenariato pubblico-privato nato nel 2016, su iniziativa delle Fondazioni di origine bancaria, grazie a un accordo con il Governo italiano e il Forum nazionale del Terzo settore – ha pubblicato l’avviso “Con i bambini afghani”, iniziativa per accogliere minori e famiglie giunti in Italia dall’Afghanistan, con l’obiettivo di avviare in tempi rapidi azioni di accompagnamento educativo (dentro e fuori la scuola) e di inclusione delle famiglie nelle comunità.

Attraverso questa iniziativa, nata all’interno del Comitato di indirizzo strategico del Fondo nel quale sono pariteticamente rappresentate le Fondazioni di origine bancaria, il Governo, le organizzazioni del Terzo Settore e rappresentanti di INAPP e EIEF – Istituto Einaudi per l’economia e la finanza, il Fondo mette a disposizione complessivamente 3 milioni di euro.

“Con i bambini afghani” si rivolge alle organizzazioni del Terzo settore con comprovate competenze di progettazione educativa integrata dedicata a minori stranieri e l’effettiva capacità di mobilitare competenze di mediazione culturale e linguistica. L’iniziativa prevede interventi promossi dall’impresa sociale “Con i Bambini”, società senza scopo di lucro attuatrice dei programmi del Fondo, con la concordata adesione delle organizzazioni di Terzo settore dei territori interessati. Gli interventi saranno realizzati a partire dalle prossime settimane, attraverso un processo di co-progettazione con tutti gli enti coinvolti, e continueranno durante gli anni scolastici 2021/2022 e 2022/2023.

L’Avviso è pubblicato sul sito www.conibambini.org. Le manifestazioni d’interesse dovranno pervenire entro il 2 novembre 2021 esclusivamente on line tramite la piattaforma Chairos raggiungibile dal sito di Con i Bambini.

“Le immagini della tragica e precipitosa fuga da Kabul di quest’estate hanno colpito profondamente tutti gli italiani. E di fronte alla sventura del popolo afghano non possiamo rimanere inerti” dichiara Francesco Profumo, presidente di Acri. “Per questo, il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ha stabilito di intervenire in favore dei minori e delle famiglie afghane arrivate in Italia con un programma mirato. Per la sua natura di partenariato pubblico-privato sociale, il Fondo può intervenire tempestivamente, adattando le diverse progettualità sperimentate con successo in tutta la Penisola nel corso dei suoi primi sei anni di attività. Il nuovo intervento “Con i bambini afghani” punterà sul coinvolgimento dell’intera comunità educante nell’accoglienza a scuola, e non solo, e nell’inclusione delle famiglie afghane nelle comunità dei territori in cui verranno ospitati. Si tratta di una prima risposta a un’emergenza, che può contribuire a tracciare una strada per interventi strutturali e di lungo periodo, che saranno necessari nei prossimi anni”.

“Oggi la difficile situazione dell’Afghanistan ci chiama a mettere le competenze del Terzo settore al servizio dei minori e delle famiglie che hanno lasciato il paese in cerca di sicurezza: sono certa che i nostri enti risponderanno con grande impegno, quello che li porta ogni giorno a essere un presidio educativo e formativo importante sui territori, soprattutto quelli più fragili e periferici”. Spiega Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore.

“Siamo stati colpiti come cittadini e persone da questo evento mondiale, abbiamo accolto generosamente migliaia di famiglie e minori dall’Afghanistan – sottolinea Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini. Ora abbiamo il dovere istituzionale di dare continuità al percorso di accoglienza e accompagnamento, affinché queste bambine e questi bambini non incrementino il divario educativo già presente nel Paese e che, grazie al Fondo e alle centinaia di alleanze educative sui territori, stiamo affrontando concretamente come una grande comunità educante. Restiamo in ascolto e dialogo con le agenzie del Terzo settore che operano nell’ambito previsto dall’iniziativa, mentre abbiamo avviato l’avviso pubblico per progettare, in tempi rapidi, azioni sperimentali dedicate a minori e famiglie, di seconda accoglienza, di accompagnamento educativo tra scuola e fuori scuola e di mediazione culturale”.