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Friuli Venezia Giulia: inaugurato a Budoia il co-housing “Casa possibile”

Autore: Redazione
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Una relazione intensa con la comunità di appartenenza e la continua tessitura di legami con le giovani generazioni, la scuola e le associazioni del territorio, inaugurata sabato 16 ottobre a Santa Lucia di Budoia, “Casa Possibile”, il nuovo progetto di domiciliarità innovativa gestito dal Servizio Sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo in stretta collaborazione con Cooperativa sociale Itaca e Comune di Budoia, con il sostegno di Fondazione Friuli. Presenti alla cerimonia d’inaugurazione in via Lachin 8, sede di Casa Possibile, per il Comune di Budoia il sindaco Ivo Angelin e l’assessore alle politiche sociali Paolo Cimarosti, per il Servizio sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo la responsabile dott.ssa Francesca Ruscica e la referente area Domiciliarità dott.ssa Katia Pantarotto, per la Cooperativa Itaca la presidente Orietta Antonini e il vice presidente Paolo Castagna, Luciano Nonis direttore di Fondazione Friuli, Maria Peghin dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Aviano con Maria Rosa Frongia docente referente del progetto per la Scuola primaria G. Marconi di Budoia, il parroco don Davide Gambato.

Casa Possibile è un edificio di nuova realizzazione situato in via Lachin 8 nella frazione di Santa Lucia, destinato ad accogliere quattro persone adulte o anziane. Il Comune di Budoia, proprietario della struttura, partecipa alla gestione associata del Servizio Sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo, enti che fanno entrambi parte del partenariato che vede la presenza della Cooperativa sociale Itaca e della Fondazione Friuli, che lo sostiene. Obiettivo del nuovo progetto è diventare un modello di co-housing integrato con la comunità e con i servizi del territorio, in maniera tale che i continui stimoli e collaborazioni nati in questi mesi siano generativi di nuovi legami sia con le associazioni sia con le giovani generazioni.

“In questi mesi si è lavorato alacremente verso la creazione di una realtà di domiciliarità innovativa, una co-abitazione in modo autonomo ma condiviso di persone che possano condividere insieme le loro esperienze. Quello che presentiamo – ha evidenziato Ivo Angelin, sindaco del Comune di Budoia – è un modello di co-housing integrato con la Comunità e i servizi del territorio a livello intercomunale, per cercare di dare un aiuto concreto ad anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, nella speranza di creare nuovi legami con le associazioni, con le giovani generazioni e con i cittadini. Credo che questo sia un esempio tangibile dove il lavorare insieme possa dare il via a nuove progettualità. Il lavoro delle operatrici di comunità ha portato alla creazione di un network molto forte con la cittadinanza e la scuola, con l’obiettivo di trasformare per quanto possibile la vecchiaia in una fase nuova della vita”.

Il SSC Livenza Cansiglio Cavallo, la Cooperativa Itaca e il Comune di Budoia hanno lavorato intensamente verso la costruzione di una realtà di domiciliarità innovativa. Casa Possibile potrà accogliere quattro persone anziane autosufficienti o parzialmente autosufficienti che, con il supporto di un’assistente familiare, vivranno in un contesto di abitare condiviso. La realtà del co-housing consente, infatti, l’esperienza della coabitazione in modo autonomo, con la possibilità di disporre dell’aiuto, qualora necessario, di una persona dedicata.

“Il progetto nasce da una riflessione che abbiamo fatto sul territorio, in base alla quale gli anziani, per rimanere a casa, devono avere una buona alternativa che per noi è questo progetto di co-abitazione – ha sottolineato la dott.ssa Francesca Ruscica, responsabile del Servizio sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo -. Casa Possibile è un’iniziativa innovativa e sperimentale, che si integra come valore aggiunto ai servizi già presenti sul territorio, strutture residenziali, assistenza domiciliare, centri diurni, e anzi diventa un’opportunità in più. Vuole essere un’esperienza in cui si sceglie di vivere assieme ad altre persone per inserirsi meglio nel contesto territoriale, avere nuove occasioni di socializzazione, condividere spazi, quotidianità, ma anche cura e assistenza qualora necessari, come anche per promuovere la cooperazione all’interno di un gruppo di persone”.

Prezioso il sostegno della Fondazione Friuli, grazie al cui contributo il SSC con la Cooperativa Itaca ha dotato Casa Possibile di due operatrici di comunità, figure che in questi mesi hanno provveduto a sviluppare il coordinamento e l’attuazione delle diverse fasi progettuali, nonché a “fare rete” tra le tante e stimolanti realtà dell’associazionismo e volontariato già esistenti a livello locale, ma anche con la cittadinanza, in primis alunni e studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado.

“Casa Possibile rafforza e completa la nostra capacità di rispondere ai bisogni degli anziani – ha affermato Orietta Antonini, presidente della Cooperativa Itaca -. Nel territorio Livenza Cansiglio Cavallo ci occupiamo di servizi rivolti agli anziani sia a carattere residenziale sia domiciliare. Riteniamo che una risposta efficace ai bisogni della terza età sia determinata dalla capacità del territorio nel suo complesso di accogliere le loro esigenze. Non è solo la “casa” la risposta, sia essa la casa di riposo o l’abitazione, ma è la comunità che non deve essere istituzionalizzante: a questo è finalizzato l’intervento degli operatori di comunità. Con Casa Possibile stiamo andando in questa direzione, di un territorio con i suoi servizi che si prende cura dei suoi anziani attraverso un servizio di domiciliarità innovativa”.

Quella degli operatori di comunità è una figura professionale che si è affacciata negli ultimi anni nei servizi alla persona legati al welfare, la cui funzione è offrire uno sguardo esterno attraverso il quale la comunità, anche se di dimensioni ridotte, possa riscoprire la sua ricchezza e fertilità.