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A Salerno la “via dei senza dimora” per affermare diritti e cittadinanza

Autore: Giuseppe Bonino
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Pubblichiamo gli articoli di studenti e studentesse nell’ambito delle prove al modulo sull’Economia sociale del Master Sociocom  in Comunicazione dell’Università di Roma Tor Vergata: qui l’articolo di Giuseppe Bonino

Sono stati approvati il 22 maggio dalla Giunta comunale di Salerno, su proposta dell’Assessorato alle Politiche Sociali, due provvedimenti che riguardano le estreme povertà. Grazie al costante ascolto con le associazioni di volontariato e le realtà di terzo settore che si occupano dei senza fissa dimora, Salerno avrà una via fittizia intitolata a “Gli amici di Jarek”. Le persone senza fissa dimora che si trovano sul territorio salernitano, dunque, da oggi in poi, potranno dichiarare, per l’iscrizione in anagrafe, proprio questa strada che ricorda Jarek, un polacco senza fissa dimora, dai modi gentile accolto dalla comunità, molto conosciuto e benvoluto dai volontari.

Nonostante una vita sofferta e difficile, sognava un futuro migliore, svolgendo anche lavoretti saltuari. Purtroppo, la mattina dell’11 marzo 2013, all’uscita dal Centro per l’accoglienza notturna che lo ospitava, venne stroncato da un infarto fulminate che non gli lasciò scampo. Questo provvedimento consente di fare un passo avanti decisivo dal punto di vista linguistico e un concreto passo avanti contro le discriminazioni, visto che sino ad oggi, sui documenti dei senza fissa dimora alla voce residenza si poteva leggere “via dei senza dissa dimora”.

Accanto a questa proposta è stato approvato anche il procedimento di iscrizione anagrafica per le persone senza fissa dimora. Si era da tempo impegnati ad individuare politiche e soluzioni concrete da mettere in campo per promuovere la fuoriuscita dei singoli dall’emarginazione. Già nel 2023, presso la sede della Direzione Politiche Sociali, è stato istituito il Servizio di Fermo Posta per favorire l’iscrizione anagrafica dei SFD.

Questa nuova delibera costituisce presupposto necessario per accedere in maniera più semplice ad una serie di garanzie fondamentali quali l’assistenza sanitaria, l’ottenimento di un documento di identità, l’esercizio del diritto di voto o la fruizione dei servizi sociali, nell’ottica di rendere effettivi e uguali per tutti i diritti sanciti dalla nostra Costituzione.