Skip to content

Nidi d’infanzia: nel Lazio raggiunto l’obiettivo qualità sostenibile

Autore: Redazione
Condividi
Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
LinkedIn
Share on email
Email
Share on whatsapp
WhatsApp
Share on telegram
Telegram

In molti concordano sul concetto che investire nei servizi all’infanzia significhi investire nell’intera comunità. Ma, fin troppo spesso, a queste parole non seguono i fatti.

Nel Lazio, con l’approvazione del “Programma regionale dei servizi educativi per la prima infanzia per il triennio 2021-2023 (ai sensi dell’art. 49 della Legge Regionale 5 agosto 2020, n. 7)” da parte della Regione Lazio, si è raggiunto un vero e proprio risultato storico per dare concretezza a queste parole.
Nel Programma regionale il tema dei costi risulta centrale e di fondamentale rilevanza, sia per garantire una “qualità sostenibile” che per uniformare tariffe e servizi in tutta la Regione Lazio.

Riuscire nello sforzo di conciliazione tra funzionalità del servizio, standard qualitativi e costi di gestione è un obiettivo chiave, come sottolineava lo stesso CNEL in un documento del 2010 “Investire sui servizi all’infanzia non è questione che riguarda le politiche familiari, e neppure è solo questione – rilevantissima – della tutela dei diritti dei piccoli cittadini: è questione che riguarda la possibilità del nostro Paese di tornare a crescere e di pensarsi al futuro. I dati internazionali confermano come i primi anni di vita siano un passaggio tanto cruciale al punto di determinare il percorso di ciascuno nella vita adulta. È in questa fascia di età che si costruiscono le pari opportunità.

AGCI Solidarietà Lazio, Confcooperative Federsolidarietà Lazio, Legacoopsociali Lazio e Forum Terzo Settore Lazio vogliono inoltre sottolineare “lo straordinario lavoro di concertazione portato avanti dalla Regione Lazio, ed in special modo dall’Assessorato alle Politiche Sociali e dalla IX Commissione, con lo scopo di rendere il Programma regionale il più possibile rispondente alle reali e mutate esigenze della cittadinanza e delle imprese del comparto”.

“Ora sarà importante far sì che il Programma atterri concretamente sui territori e che determini un miglioramento reale della qualità della vita dei bambini e dei loro genitori. Anche in questo cruciale passaggio, le Centrali Cooperative e il Forum Terzo Settore Lazio confermano la loro fattiva collaborazione, a fianco delle persone, delle famiglie, dei lavoratori e delle Istituzioni, affinché gli indirizzi e gli obiettivi delineati nel Programma diventino sostanza”, conclude la nota.