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Artemide, a Potenza il primo centro lucano contro le discriminazioni a persone Lgbtqi+

Autore: Redazione
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Si chiama Artemide – la dea greca della caccia, modello di integrità e indipendenza – il primo centro lucano contro le discriminazioni finalizzato alla promozione e alla tutela dei diritti e al benessere delle persone Lgbtqi+. Il centro, inaugurato a Potenza lo scorso 7 aprile, è nato dalla collaborazione tra la cooperativa sociale Iskra e l’Arcigay Basilicata. Sarà non solo uno spazio di ascolto, di accoglienza e di sostegno per le persone vittime di violenza o emarginate per il loro orientamento sessuale, ma anche un luogo di coprogettazione e realizzazione di interventi finalizzati a prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione.

“Artemide servirà a costruire strumenti di protezione e prevenzione della violenza di matrice omo-lesbo-bi-transfobica, a promuovere il benessere delle persone Lgbtqi+ e a tutelare i loro diritti – ha sottolineato Morena Rapolla, presidente Arcigay Basilicata – offrendo supporto sociale, psicologico e legale mediante un team di esperti e di operatori competenti”. Fornirà inoltre informazioni sui servizi pubblici e privati sociali presenti sul territorio attivando, laddove possibile, un servizio di accompagnamento.

Il centro risponde alle linee guida del Dipartimento delle Pari Opportunità nel merito della strategia nazionale Lgbt. Nella sua azione di prevenzione e contrasto, Artemide si muoverà attorno a quattro assi strategici di intervento: educazione; istruzione; ambiente di lavoro, relativamente alla sicurezza e ai crimini d’odio; comunicazione, per disinnescare gli stereotipi e i pregiudizi.

“Alla base del nostro intervento c’è in primo luogo la promozione dei diritti: dalla sfera individuale e quella collettiva, dalla scuola al lavoro, dalla persona alla comunità”, ha dichiarato Umberto Sessa, presidente di Iskra, una cooperativa sociale che indirizza sempre le sue azioni a favorire una comunità senza preconcetti e rispettosa della diversità. “Svolgere il ruolo di operatore sociale oggi –ha aggiunto Sessa – significa rompere barriere culturali, promuovere emancipazione, favorire dialogo, gestire la complessità, sostenere le diversità, coniugare professionalità e impegno”.

All’inaugurazione è intervenuta anche la vicepresidente regionale di Legacoop Caterina Salvia. “Il centro Artemide rappresenta il primo passo di un cambio culturale che deve portare qualsiasi individuo a sentirsi libero ovunque, non solo in uno spazio protetto, perché l’affermazione dei diritti non può essere circoscritta”. “L’interazione tra il mondo dell’associazionismo e la cooperazione – ha concluso la vicepresidente Salvia – può essere un forte acceleratore di questo processo”.