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#unastanzaperunadonnaafghana: in 1300 hanno risposto al Melograno Onlus

Autore: Redazione
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E’ straordinaria la partecipazione dei cittadini emersa nell’ambito della campagna promossa da Il Melograno, #Unastanzaperunadonnaafghana. Dal 20 agosto, data di avvio, le disponibilità per accogliere in famiglia, gratuitamente e per tre mesi, una donna afghana in fuga dal paese tornato in mano ai talebani sono salite a più di 1300.

Una grande manifestazione di solidarietà e di cittadinanza attiva giunta da Milano, dalla Lombardia e da molte altre città italiane. Rispetto ai circuiti CAS e SAI (Centri accoglienza straordinaria, in capo alle Prefetture e Servizi di accoglienza e integrazione, in capo agli Enti locali) #Unastanzaperunadonnaafghana rappresenta un passo in più, uno sforzo che Il Melograno e la rete di famiglie vogliono perseguire per rendere l’accoglienza sempre più diffusa e capace di produrre percorsi più efficaci e inclusivi per chi è accolto e più sostenibili e arricchenti per le persone e le comunità che accolgono. La rete delle famiglie ha già avuto modo di confrontarsi con i promotori della campagna nel corso di due incontri, confermando la propria disponibilità e anzi manifestando la ferma volontà di voler proseguire nell’iniziativa.

La cooperativa è impegnata volontariamente in rete con altre realtà del privato sociale del mondo cooperativo (l’iniziativa è già sostenuta da LegaCoop, Confcooperative ma anche da Touring Club Italiano).

Seguendo le indicazioni di ANCI, l’associazione dei Comuni italiani che si è espressa anche in seguito a questa straordinaria iniziativa, la disponibilità delle famiglie va inserita in un percorso professionale che deve rimanere saldamente in connessione con i progetti degli Enti locali già avviati e che saranno avviati nelle prossime settimane, quando è probabile che aumenteranno le persone, donne in particolare, che decideranno di fuggire in qualche modo dall’Afghanistan.

Il Melograno è già impegnato nell’ambito di diversi progetti CAS e SAI nel milanese e in Lombardia con la propria rete professionale multidisciplinare (mediatori, educatori, assistenti sociali, psicologi) e da subito si è messa a disposizione avviando interlocuzioni con Prefetture e Enti locali (tra cui Milano, ma non solo). Di fronte alle prime notizie provenienti dall’Afghanistan e alle forti preoccupazioni di operatori della cooperativa e di rifugiati di origine afghana in contatto con i loro famigliari presenti nei progetti che la cooperativa gestisce, ha deciso di rilanciare con un’iniziativa che potesse da subito mobilitare i cittadini italiani disponibili all’aiuto.

La Cooperativa sociale Il Melograno di Segrate (Milano) opera dal 1999 nel mondo dei servizi alle persone e alle comunità (disabili, anziani, famiglie e minori, migranti richiedenti asilo). Conta circa 700 lavoratori e 500 soci, molti dei quali si sono messi a disposizione della campagna manifestando la disponibilità ad ospitare gratuitamente per alcuni mesi profughi afghani, donne in particolare. Per info e adesioni: afghanistan@ilmelogranonet.it