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La tutela ambientale passa dalla protezione delle acque e dei volatili

Autore: Antonella Tennenini
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Pubblichiamo gli articoli di studenti e studentesse nell’ambito delle prove al modulo sull’Economia sociale del Master Sociocom  in Comunicazione dell’Università di Roma Tor Vergata: qui l’articolo di Antonella Tennenini

 

Correva l’8 febbraio 2022, quando in piena fase emergenziale da Covid 19, veniva approvata dal Parlamento italiano la modifica costituzionale degli artt. 9 e 41, sotto completo silenzio. Tali articoli riguardano l’ampliamento della tutela per gli animali e per l’ambiente. L’art. 9, uno dei 12 principi fondamentali della Carta, recita: “La Repubblica (…) tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”, mentre l’art. 41 stabilisce che “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.

Al di là della portata storica di questo impattante cambiamento normativo sui fondamentali costituzionali, i cui effetti saranno valutabili solo nel tempo, a proposito di effettiva e immediata tutela ambientale, tra le molteplici, qui si richiama l’attenzione su due casistiche: le sorgenti d’acqua e gli spazi dei volatili.

Chiare, fresche et dolci acque… L’Italia ha la fortuna di avere molte ricchezze naturalistiche, tra cui le sorgenti d’acqua, diffuse soprattutto nei territori di montagna, collinari e rurali, e le fontane, anche nei centri storici delle città, basti pensare ad esempio ai famosi ‘nasoni’ a Roma o alle circa 140 fontanelle sparse tra calli e campielli a Venezia.

Or dunque, sorgenti e fontane vanno salvaguardate da eventuali colate di cemento o da veleni che le renderebbero ‘non potabili’, dunque con danni irreversibili per le persone e per gli animali. L’acqua, uno dei quattro elementi universali, è un bene troppo prezioso che non va sprecato, ma solo che rispettato. Peraltro le fontane sono luoghi di incontro e di socializzazione, pertanto vanno manutenute con appositi lavori infrastrutturali e di pulizia.

Passando ai volatili: l’urbanizzazione selvaggia, l’incremento del 60% dei voli aerei negli ultimi tempi, lo smog, il disboscamento laddove non andrebbero toccati, semmai potati, alberi, o ne andrebbero piantati a iosa, non ci fa vedere più una rondine a primavera! Ebbene sì, le loro traiettorie sono inficiate dalla mano umana che eccede nei suoi movimenti.

A Venezia i gabbiani non hanno più il loro habitat, e quindi volano al Lido a ‘rubare’ il panino agli spiaggianti. Pensiamo a non sottrarre spazio a loro per i nostri numerosi bisogni superflui ed a ri-naturalizzare l’ambiente affinché torni ad essere anche la loro dimora.

Questi sono solo due esempi concreti per riportare le coscienze ad agire con sensibilità verso l’ambiente attraverso buon senso, rispetto e impegno ed a prendersi cura della Terra ogni giorno, soprattutto all’indomani dell’ennesima alluvione che vede piegata l’Emilia – Romagna.