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Monsù ćiclet: a Torino si va in bici con la ciclofficina sociale

Autore: Elisa Profico
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Pubblichiamo gli articoli di studenti e studentesse nell’ambito delle prove al modulo sull’Economia sociale del Master Sociocom  in Comunicazione dell’Università di Roma Tor Vergata: qui l’articolo di Elisa Profico

 

Da imparare a gonfiare le ruote di una bici, a saperne riparare i freni, fino a veder nascere una vera e propria ciclofficina. È la storia di Lorenzo, Oleg e Francesco, cuori pulsanti della ciclofficina sociale Monsù Ciclet di Torino. Ragazzi con fragilità che a partire da un percorso formativo hanno dato vita, ognuno con le sue specificità, ad un laboratorio di restauro e riparazione di bici, in grado di diventare in poco tempo un punto di riferimento per gli appassionati del quartiere.

Monsù Ciclet è nato nel 2020 dall’idea di dare nuova vita alle bici non più utilizzabili. Un laboratorio produttivo e artigianale quindi, ma dal cuore sociale. Coordinata dagli educatori Luca Gallo e Luca Aresu, l’idea della ciclofficina è nata infatti come attività laboratoriale all’interno del servizio socio educativo riabilitativo per persone disabili intellettive del Comune di Torino e dell’ASL cittadina  SSER Adulti, gestito dalla Cooperativa Animazione Valdocco. È un luogo in cui le biciclette vengono restaurate e rese riutilizzabili, ma anche uno spazio aperto alla comunità per favorire la cultura dell’inclusione sociale e l’economia del riuso. Tra i partner, il corpo municipale dei vigili urbani ed il tribunale dei minori di Torino, che a seguito di una collaborazione, forniscono ai volontari di Monsù Ciclet le bici confiscate e non più utilizzabili, al fine di garantirgli nuova vita.

Da qualche mese è inoltre attiva una collaborazione con InGenio – bottega d’arti e antichi mestieri, laboratorio a pochi passi dalla Mole Antonelliana, dove è possibile visionare ed eventualmente acquistare le creazioni Monsù Ciclet. Il ricavato viene poi destinato agli stessi ragazzi, protagonisti del laboratorio. Tra loro per qualche mese vi è stato anche Lamin, giovane richiedente asilo dall’Angola, che ha collaborato come volontario con la ciclofficina ricevendo al termine del percorso una bici personalizzata, un piccolo passo verso una nuova indipendenza.

“Monsù Ciclet è luogo per costruire relazioni, dove le persone oggi si fermano anche solo per piccole riparazioni o per scambiare qualche parola”, racconta Luca, educatore del servizio e coordinatore del progetto. “Il nostro sogno nel cassetto – aggiunge – è quello di trovare nuovi sponsor e dare vita ad una gara ciclistica non competitiva per le vie di Torino, dove potranno partecipare tutti coloro che hanno una bici sociale, firmata Monsù Ciclet”.

Il laboratorio Monsù Ciclet è attivo tutti i mercoledì dalle 13 alle 16 in via Bognanco 5 a Torino. Per concordare un appuntamento e per informazioni, contattare il numero 0114363163.