Due le caratteristiche delle attività delle cooperative che emergono dal questionario a cui hanno risposto quasi un centinaio di cooperative: la distribuzione in tutto il territorio nazionale e la pluralità degli ambiti di intervento. Centri antiviolenza, supporto legale, sportelli di assistenza, case rifugio e inclusione lavorativa sono solo alcune delle attività che vedono impegnate le cooperative interpellate. Il progetto, promosso dalla Commissione Pari Opportunità di Legacoop Nazionale in collaborazione con Legacoopsociali, prevede la realizzazione di una mappa interattiva dei servizi offerti dalle cooperative, strumento utile di informazione, in grado di rispondere ai diversi bisogni delle persone vittime di violenza e discriminazione di genere.
Il tratto distintivo della cooperazione sociale è la capacità di promuovere filiere integrate di servizi volti a realizzare nuovi percorsi di vita indipendente, che vanno dall’accoglienza fino all’inclusione sociale e all’autonomia lavorativa. Da sempre impegnate nel contrastare la disparità di genere, le due organizzazioni di rappresentanza, in controtendenza rispetto ad altre realtà socio-produttive italiane, beneficiano di percentuali significative di presenza occupazionale femminile che oscillano tra il 60% e il 74,2%; in termini di lotta alla “segregazione verticale”, Legacoop conta sul 36% di partecipazione femminile alla direzione nazionale, mentre Legacoopsociali registra il 55% di componente femminile nei Cda delle cooperative aderenti.
La sfida che si prospetta per il settore cooperativo di potenziare interventi che favoriscano l’emersione del fenomeno della violenza di genere e la partecipazione di intere comunità educanti, si affianca a quella delle istituzioni di rafforzare politiche di pari opportunità e adottare misure legislative di natura trasversale. In questa alleanza un cambio culturale è possibile.
