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Infanzia, a Milano la Child Safeguarding Policy di Koinè: il bambino al centro

Autore: Emma Molinari
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Koinè cooperativa sociale ha deciso di codificare un Sistema di tutela per promuovere una cultura che metta al centro felicità, benessere e possibilità di un futuro sereno per tutti i bambini e gli adolescenti e fare in modo che questa cultura contribuisca a promuovere comunità educanti, attente e rispettose.

Koinè agisce nel campo dell’infanzia, della tutela dei minori e dell’educazione ambientale e basa la propria attività su una struttura di 330 soci che collabora con enti pubblici e aziende promuovendo progetti sui bisogni dei bambini, adolescenti e delle famiglie.

Al trentesimo anniversario della cooperativa è Sara Chinnici, la responsabile pedagogica della cooperativa, a spiegare il proprio Sistema di Tutela – Child Safeguarding Policy e le motivazioni che hanno portato alla sua ideazione “Riteniamo importante mettere per iscritto i valori nei quali crediamo e le pratiche educative che caratterizzano il nostro modo di lavorare che si basano nel rispetto dei bambini come persone, quindi sul rispetto del loro corpo, emozioni e loro vissuti”. Per riuscire nella realizzazione di un sistema di tutela hanno chiesto aiuto a Save the Children che ha affiancato a Koinè una sua cooperativa spinn-off, EDI, nata nel 2012 con lo scopo di creare un polo di eccellenza nella formazione e promozione dei diritti umani.

Il processo di creazione è stato suddiviso in due fasi, in un primo momento EDI ha accompagnato un gruppo di persone che lavorano in cooperativa in diversi ruoli (direzione, coordinatori e educatori) nella stesura di questo documento. Successivamente ha accompagnato alcuni dei partecipanti della prima fase, in particolare le responsabili pedagogiche, a realizzare un percorso formativo per gli operatori che lavorano direttamente a contatto con bambini e famiglie. Sara afferma che “questi percorsi di formazione sono stati molto intensi dal punto di vista emotivo e abbiamo osservato un grande ritorno dal punto di vista della consapevolezza di queste tematiche”.

Insieme alle educatrici hanno ragionato partendo dai momenti della giornata dove i bambini e gli adulti si ritrovano a vivere situazioni più critiche, ad esempio il bimbo che piange dopo aver salutato i genitori (o l’adulto di riferimento). Sara spiega che il loro approccio con il bambino si basa sul sostenere le emozioni come la tristezza e la rabbia, invece di bloccarle e reprimerle. “L’emozione della rabbia anche per gli adulti è difficile da gestire e conquistare” continua Sara, “quello che stiamo facendo è stare con i bambini e le loro emozioni, offrendo loro la possibilità di esprimerla e trasformare i gesti in possibilità di relazione”.

Koinè ha deciso di condividere il sistema di tutela sia con il personale dei loro servizi (educatrici, ausiliari, cuoche, coordinatrici…) che con le famiglie che li usano, per tenere entrambe le parti continuamente aggiornate e attive rispetto al tema.

Lo scopo è quello di prendere un impegno con i genitori firmando insieme quello che chiamano un ‘patto di corresponsabilità educativa’, dove sia la cooperativa che le famiglie si prendono l’impegno di mettere al centro il benessere dei bambini.