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Pordenone, “Educazione all’affettività e alla sessualità” coinvolge gli under 30

Autore: Redazione
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Accompagnare le persone in carico ai Csm di Pordenone, Maniago-Spilimbergo e Azzano Decimo verso la promozione di un atteggiamento positivo e responsabile della propria salute fisica, psichica e sessuale, lavorando sulla capacità riflessiva dei legami e sull’acquisizione di competenze per proteggersi e proteggere, utili per uno sviluppo armonico di sé con l’altro. “Educazione all’affettività e alla sessualità” è il percorso, co-progettato da DDSM dell’AsFO e Cooperativa sociale Itaca, che nelle scorse settimane in un’ottica di sensibilizzazione e informazione ha coinvolto 30 persone tra i 18 e i 30 anni, 10 per territorio.

Il progetto ha proposto ai partecipanti modalità interattive ed esperienziali, costruendo un percorso di conoscenza, sensibilizzazione e consapevolezza, attraverso il confronto e lo scambio di informazioni, favorendo l’individuazione e il riconoscimento di eventi relazionali ed affettivi che si perpetuano nel quotidiano e nelle diverse realtà, familiare, scolastica, gruppale, amicale, sociale e mediatica.

I TEMI GENERALI DEL PERCORSO

Al contempo, è stato preziosa occasione d’incontro, confronto e riflessione che ha fornito uno spazio fisico e psichico in cui riflettere sulle relazioni con i propri pari, favorire la conoscenza e l’accettazione di sé, delle proprie caratteristiche e risorse, conoscere e riconoscere i cambiamenti in atto a livello fisico, emotivo, relazionale ed affettivo, stimolare uno spazio di confronto e riflessione sulle emozioni e l’affettività.

Durante gli incontri i beneficiari hanno accolto l’opportunità di imparare a gestire la propria affettività nel rispetto di sé e degli altri, apprendere informazioni sulla sessualità e su tutti gli aspetti che la riguardano, favorendo lo sviluppo di conoscenze sulla sessualità e il sesso, chiarire il concetto di orientamento sessuale e le sue varie declinazioni. Ma anche proporre una riflessione sui modelli culturali legati all’identità di genere, segnalando l’esistenza nella nostra società degli stereotipi e dei pregiudizi, fornendo informazioni accurate.

Tra gli aspetti affrontati, imparare a non associare un disvalore alle differenze, permettendo in tal modo di diminuire il disagio e di contrastare atteggiamenti discriminatori, informare e sensibilizzare i ragazzi circa gli atteggiamenti di discriminazione e violenza in tutte le sue forme, body shaming, bullismo, cyber bullismo; omofobia e transfobia.

I FOCUS DEL PROGETTO

Il progetto ha evidenziato l’importanza di fare rete con i servizi presenti sul territorio a partire dal ruolo del consultorio in ottica di prevenzione dei comportamenti a rischio e malattie sessualmente trasmissibili, contraccezione, interruzione volontaria di gravidanza. (Consultorio Aied Pordenone, Silvia Raccanelli). Il tema della parità di genere ha permesso una riflessione sui modelli culturali legati all’identità di genere e di ruolo (Associazione Lune Clelia Dri, Cooperativa Itaca Rosa Olga Nardelli e Fabio Ballan).

L’amore e l’innamoramento: riconoscere il corpo come veicolo di comunicazione e relazione con l’altro, definire cosa siano le emozioni e i sentimenti, scoprire il significato del legame affettivo, dell’amicizia, dell’innamoramento e dell’amore, riconoscere la sessualità come modo per comunicare e porsi in relazione con l’altro (Cooperativa Itaca Fabio Ballan e Rosa Olga Nardelli). Il consenso e la reciprocità nella relazione con l’altro, ovvero tutto ciò che si ravvisa come reato è stato l’ultimo focus affrontato, che ha posto l’accento su molestia, violenza e stalking con riferimenti ai servizi presenti sul territorio (associazione Voce Donna, Anna Campanile) e Cuav Centro per uomini autori di violenza (L’Istrice aps Giuseppina Di Francia).

I 30 beneficiari del percorso si sono avvicinati alle associazioni presenti sul territorio, una risorsa preziosa per la comunità e per i servizi che offrono. Le tematiche affrontate si sono rivelate di grande interesse per i partecipanti, che hanno contribuito in maniera attiva alla discussione sui temi, dimostrando il desiderio di approfondirne alcuni aspetti. Parimenti, i professionisti e le associazioni coinvolte si sono resi disponibili ad accogliere individualmente gli interessati presso le loro sedi.