Pubblichiamo gli articoli di studenti e studentesse nell’ambito delle prove al modulo sull’Economia sociale del Master Sociocom in Comunicazione dell’Università di Roma Tor Vergata: qui l’articolo di Fabiana Cilona
A 2 km di distanza dal mare, nella città di Messina, si erge il Forte San Jachiddu, luogo nel quale “spiritualità diverse ed ecologia si fondono in un paesaggio di ineguagliabile forza”.
Il forte, che prende il nome da un eremita basiliano vissuto in epoca bizantina, è una delle circa venti costruzioni facenti parte del sistema di fortificazione denominato Forti Umbertini, cosi chiamati perché costruiti durante il regno di Umberto I di Savoia per difendere lo Stretto è divenuto, grazie all’instancabile lavoro di Padre Mario Albano e dell’associazione di volontari “Amici del Forino”, un Parco Ecologico. Un luogo di pace e bellezza che offre percorsi didattici e laboratori artigianali, orti con piante mediterranee e installazioni artistiche.
Se si pensa all’utilizzo iniziale di questo luogo bellico come sistema di difesa che, sul finire del diciannovesimo secolo, permetteva il controllo delle coste calabrese e siciliana per colpire le navi nemiche in transito o per monitorare lo Stretto in caso di necessità e a come sia divenuto, in maniera visionaria, una straordinaria opera di cura e amore dove poter godere di pace, tranquillità e quella dose di stupore che solo la natura sa regalare. La struttura, perfettamente custodita, ha una forma simmetrica a trapezio il cui ingresso è delimitato da un ponte levatoio che supera un fossato, si erge su tre piani collegati da due rampe centrali con differenti ambienti ricavati nella pietra che oggi permettono la creazione di diversi progetti laboratoriali, una biblioteca, una cappella. Tutta l’area circostante vede giardini, orti e percorsi nella natura per fare trekking e poter raggiungere i Peloritani. Qui anche gli alberi raccontano delle storie perché grazie al progetto del “Giardino dei Miti”, accanto ad alberi come il Gelso, il Mandorlo, il Melograno si possono ammirare delle meravigliose opere d’arte che raccontano dei miti antichi.
L’impatto che questa realtà offre alla comunità è di inestimabile valore, generando una connessione continua tra la natura e l’uomo che si riscopre parte di essa e che attivamente può generare un cambiamento nel tessuto sociale grazie ai valori che difende e alla salvaguardia del territorio che, con ogni suo elemento, permette di generare sviluppo in ogni sua forma e colore.