Skip to content

Glossario Fragile: la comunicazione tra dialogo, etica e la forza del racconto

Autore: Mariana Villani e Francesca Filippetti*
Condividi
Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
WhatsApp
Telegram

“Sono innanzitutto le persone che cambiano i destini del mondo, delle altre persone, dei giorni. Il cambiamento non è frutto di eroismi individuali o collettivi, ma di passi che seguono altri passi, della passione per gesti semplici che hanno una proiezione esterna e relazionale.”  [Claudia Fiaschi]

Claudia Fiaschi, scomparsa quest’anno, è stata ricordata con grande affetto ed emozione da Angela Coarelli, caporedattrice dell’ANSA, durante il suo toccante intervento nel corso dell’evento svolto alla Sapienza, nell’ambito del corso Media Gender e Diversity, della laurea Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo. Coarelli, nel corso del suo discorso, ha dedicato a Claudia un ruolo ispiratore nella nascita del canale “ResponsAbilmente”, un progetto dedicato alla comunicazione responsabile. Oltre Claudia, spiega, le molte rubriche sono nate dalla voglia e della necessità di raccontare l’inclusione, dovuta anche dalla condizione di disabilità di suo figlio. L’evento svolto è stato un momento significativo che ha visto dialogare professionisti della comunicazione e studenti, i futuri protagonisti del settore. “Abbiamo molte cose da imparare da voi giovani, che sarete i futuri comunicatori” afferma Angela Coarelli, rivolgendosi agli studenti presenti in aula.

Al centro dell’incontro è stato presentato il “Glossario Fragile” un percorso collettivo che ha stimolato riflessioni e dibattiti sul linguaggio consapevole tra i presenti. La professoressa Gaia Peruzzi, promotrice dell’evento, ha sottolineato l’importanza del confronto e della discussione nel processo di formazione, intitolando l’incontro “Il Glossario fragile: parole e deontologia della comunicazione.” La presentazione del Glossario Fragile ha rappresentato una grande occasione per riflettere sul linguaggio etico e consapevole, ponendo il focus sul valore e sull’impatto delle parole. Il dialogo è stato indicato come un elemento centrale per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro basato su una comunicazione responsabile e inclusiva. Nel corso della discussione, Vincenzo Falabella, presidente Fish e consigliere CNEL, ha offerto un ulteriore spunto di riflessione sul ruolo fondamentale del Terzo Settore: “Il Terzo Settore è il tessuto sociale, anzi è la forza del nostro Paese.” Con questo intervento si intende sottolineare l’importanza delle organizzazioni non profit e del loro contributo nel creare coesione sociale e sostenere le comunità.

Pertanto, il viaggio itinerante del Glossario Fragile, durato due anni e coordinato da Giuseppe Manzo, ha dato la possibilità di riflettere sui vari temi del sociale e di attualità, come la disabilità, la povertà, la salute mentale, la fragilità sottolineando il fatto di come sia importante lavorare con le parole ma al tempo stesso lavorare per le parole.

Saper maneggiare le parole vuol dire saper rendersi conto di come la comunicazione possa arrivare a tutti, avendo cura di avere una sensibilità e un rispetto per essere compresi, come ha sottolineato Ivano Maiorella, Direttore Giornale Radio Sociale, il quale ha abbracciato il Glossario e crede che questi incontri siano un passaggio di testimone per i nuovi educatori giornalisti.

Riuscire a porsi il problema della terminologia e delle dicotomie che ne potrebbero scaturire, come l’utilizzo di un termine piuttosto che un altro, apre uno sguardo volto alla sensibilizzazione del linguaggio che dovrebbe riguardare tutti, poiché le parole sono portatrici di un peso e non rimangono isolate nel frangente in cui vengono dette, ma si propagano nel corso del tempo.

Il Glossario Fragile ha rimarcato la necessità di allargare un orizzonte, cercando di scalfire quella barriera fatta di stereotipi e pregiudizi e ciò sarà possibile grazie alla cooperazione e collaborazione di chi crede nel proprio lavoro di informatore. Come sostiene Angela Coarelli: “La comunicazione deve essere raccontata. Noi possiamo contribuire con la comunicazione e l’informazione a fare di queste cose delle cose importanti, da valorizzare e da portare all’attenzione di tutti”.

Quindi comunicare correttamente pone le basi per un’apertura sociale e la creazione di una sinergia con il Terzo Settore aiuterà a far continuare il cammino delle parole intrapreso dal Glossario.

*studentesse del Master Sociocom in comunicazione sociale di Roma Tor Vergata