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Ecco il progetto “Redenta”: le marmellata dal sapore solidale

Autore: Maria Giarè
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Pubblichiamo gli articoli di studenti e studentesse nell’ambito delle prove al modulo sull’Economia sociale del Master Sociocom  in Comunicazione dell’Università di Roma Tor Vergata: qui l’articolo di Maria Giarè

Sono solo piccoli vasetti di marmellata, ma possono contenere oltre al gusto e al profumo anche preziosi elementi di speranza, aiuto e rinascita. A Roma il progetto delle marmellate “Redenta” è un’iniziativa virtuosa nata dalla collaborazione sinergica di più enti che operano nell’ambito del terzo settore e l’Università Politecnica delle Marche.

L’iniziativa prende vita nel Natale 2024 realizzando un laboratorio artigianale alimentare che potesse aiutare le persone fragili. Nel caso di “Redenta”, giovani donne, vittime di tratta e di violenza.  Grazie all’impegno di Don Aldo Bonaiuto, sacerdote attivo nella comunità di accoglienza “Papa Giovanni XXIII “ fondata da Don Oreste Benzi, viene realizzato un laboratorio artigianale per produrre marmellate e confetture. Una produzione con l’intento benefico di permettere a donne e ragazze, vittime di violenza e traffico di esseri umani, di avere una nuova possibilità di vita attraverso il loro inserimento lavorativo e di poter realizzare un sogno di rinascita.

Viene così fondata da Don Aldo, la Cooperativa “Pace in Terra”, per avviare la produzione di marmellate, confetture e altre preparazioni a base di frutta stagionale selezionata, fornita da consorzi agricoli italiani. Tutte le confetture, le marmellate ed i succhi  sono prodotti seguendo criteri di eccellenza e qualità.

La nascita del progetto e del laboratorio sono stati resi possibili grazie al sostegno di più enti del terzo settore. La fondazione Santo Versace che attraverso i suoi fondatori Francesca De Stefano e Santo Versace, ha messo in atto il progetto “Il gusto del bene” per sostenere i più fragili attraverso l’erogazione di risorse economiche, beni e servizi.

Si è aggiunta poi un’attiva collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e con il suo Magnifico Rettore, Gian Luca Gregori. Questa cooperazione ha permesso al laboratorio di potersi dotare di macchinari professionali per la cottura, pastorizzazione e sterilizzazione delle materie prime e di poter formare in modo serio tutti gli addetti. Ha dichiarato Gregori “Le studentesse e gli studenti dell’ateneo hanno potuto incontrare le vittime della tratta e riflettere sul fatto che quelle ragazze loro coetanee, se non addirittura più giovani, non hanno avuto la loro stessa fortuna, di poter studiare in un paese libero e di realizzare i propri sogni. Sono state invece costrette a terribili esperienze e soprusi fino alla loro liberazione dalle mani dei trafficanti”.

Don Aldo Bonaiuto ha ringraziato il rettore Gregori “per la grande umanità”. Grazie anche alla Federazione Italiana Cuochi delle Marche, le donne del progetto “Redenta” hanno ricevuto un’alta formazione per poter realizzare prodotti di eccellenza.

Le marmellate “Redenta” sono state presentate anche a Roma durante l’iniziativa di tipo fieristico “Agricoltura è”. Don Aldo ha spiegato che “Essere presenti alla manifestazione “Agricoltura è“ rappresenta per le ragazze salvate dalla tratta, un’occasione di riscatto morale e materiale”. Le giovani donne accolte nella comunità “Papa Giovanni XXIII”, hanno anche salutato il Presidente Mattarella che si è complimentato con loro.

“Riscattarsi attraverso la dignità del lavoro” conclude Don Aldo, “E’ il messaggio più bello anche per il mondo dell’agricoltura, che sceglie di valorizzare questi percorsi di speranza, aiutando queste donne a rialzarsi”

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