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Coop Il cerchio di Spoleto: modello di welfare generativo e sostenibile 

Autore: Maria Capotorto
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Pubblichiamo gli articoli di studenti e studentesse nell’ambito delle prove al modulo sull’Economia sociale del Master Sociocom  in Comunicazione dell’Università di Roma Tor Vergata: qui l’articolo di Maria Capotorto

La cooperativa sociale Il Cerchio nasce a Spoleto (PG) con l’obiettivo di ascoltare chi “non viene ascoltato” e offrire risposte concrete ai bisogni delle persone più fragili. Dal sostegno agli anziani ai servizi per minori, detenuti, richiedenti asilo e disabili, la cooperativa si fonda sulla centralità della persona e sulla creazione di reti con Enti pubblici e associazioni del territorio. In particolare, opera nella zona sociale n. 9 dell’Umbria (Spoleto, Campello, Giano, Castel Ritaldi), le attività della cooperativa sono rivolte prevalentemente a soggetti in condizioni di svantaggio, offrendo servizi su misura che favoriscono benessere, autonomia e dignità. L’ISO 9001, 14001 e 45001 certificano qualità, sostenibilità e sicurezza delle attività. Di seguito alcuni progetti più significativi.

Casa Bianca – struttura polifunzionale per anziani. Inaugurata nel settembre 2021, la Casa Bianca è un immobile di 6.000 m² che ospita residenza protetta, centro diurno, appartamenti assistiti, servizi domiciliari e hub di welfare territoriale per oltre 110 ospiti e 500 visitatori.

Progetti per disabili e famiglie. Ogni anno Il Cerchio assiste circa 150 persone con disabilità attraverso centri diurni (Mille Cose, Articolo Uno, L’Isola che c’è) e servizi di assistenza domiciliare. Per Natale, ad esempio, vengono organizzati mercatini solidali con prodotti locali realizzati dai ragazzi stessi.

Fattoria Sociale & inclusione. Attraverso il progetto N.I.L. (Nuclei di Inclusione Lavorativa), co-finanziato dal PSR Umbria 20142020 (123.853 €), vengono coinvolti giovani con disabilità e autismo in attività agricole e servizi di ristorazione — per costruire percorsi lavorativi concreti.

Educazione e scuola dell’infanzia. Con il sostegno di Invitalia e Italia Economia Sociale, il Cerchio ha ultimato il “Polo Città Domani”: un asilo nido e scuola per l’infanzia da 40 bambini. L’investimento di oltre 430.000 € consente continuità educativa dal nido alla primaria.

Sport e valorizzazione delle abilità. Irene Orazi, atleta con disabilità di Il Cerchio, è diventata Campionessa del Mondo nei 100 m piani alle Special Olympics 2023, portando orgoglio e visibilità alla cooperativa e alla sua capacità inclusiva.

Con servizi che coinvolgono ogni anno centinaia di utenti (minori, disabili, anziani), Il Cerchio dimostra come la cooperazione sociale ben strutturata possa rigenerare territori e persone. L’organizzazione delle attività, unite alla raccolta fondi (es. lotteria solidale per progetti di vita indipendente) mostrano un legame forte con cittadini, scuole, imprese e amministrazioni locali.

La cooperativa opera in sinergia con Comune di Spoleto, USL Umbria 2, Università di Perugia, Regione Umbria, Legacoop e Invitalia. Ha avuto il sostegno di fondi europei, di bando PSR e di Italia Economia Sociale. Queste collaborazioni hanno portato a risultati concreti in termini di sviluppo territoriale, innovazione sociale e inclusione.

Il Cerchio di Spoleto è molto più di una cooperativa: è un progetto comunitario, un laboratorio di empowerment e un ponte tra bisogni e risposte sociali. Con interventi mirati su infanzia, anziani, disabilità e inclusione lavorativa, dimostra ogni giorno come il lavoro di solidarietà organizzata possa trasformare vite e territori.

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